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martedì 21 luglio 2009

AMICIZIA EROTICA O AMORE?

"Gli era rimasta soltanto la paura delle donne. Le desiderava ma lo spaventavano. Tra la paura e il desiderio dovette crearsi una sorta di compromesso: lui lo indicava con le parole "amicizia erotica". Alle proprie amanti dichiarava: soltanto un rapporto non sentimentale, quando un partner non accampa pretese sulla vita e la libertà dell'altro, può portare la felicità ad entrambi." (Milan Kundera da: "L'insostenibile leggerezza dell'essere")
Lessi questo libro a quasi un anno dalla decisione di separarmi. E trovai geniale l'idea di chiamare i rapporti che intessevo proprio come il protagonista del libro: amicizie erotiche! I quasi due anni passati a L'Aquila furono intensi e indimenticabili!
Ma si può fermare il cuore? Si può riuscire a non innamorarsi? Dire che da tre anni io riesco a non innamorarmi seriamente potrebbe sembrare un vanto ma anche essere un grave handicap. Pesantezza e leggerezza della vita, anzi dell'amore.
"Suprema libertà è il bastare a se stessi" (Epicuro)
Essere riuscito a nutrire così tanto la mia anima di cultura, ha permesso di acquisire una grande ricchezza interiore grazie alla quale non mi annoio mai. Eppure il rapporto umano è ossigeno per me, ogni giorno semino conoscenze nuove. Alcune diventeranno fiori, altri resteranno semi, o peggio marciranno nel sottosuolo.
Non posso nascondere di aver amato intensamente nella mia vita, di aver provato tutte le gioie e i dolori che l'amore possa donare. Ma arriva un tempo in cui matura un'idea ben precisa di questo sentimento e di tutto ciò che porta. Non è pessimismo, semplicemente puro realismo che anche per un sognatore come me, porta ad amplificare l'importanza delle gioie donate a se stessi.
"Angelica e Tancredi passavano in quel momento davanti a loro...[...] Essi offrivano lo spettacolo più patetico di ogni altro, quello di due giovanissimi innamorati che ballano insieme, ciechi ai difetti reciproci, sordi agli ammonimenti del destino, illusi che tutto il cammino della vita sarà liscio come il pavimento del salone, attori ignari cui un regista fa recitare la parte di Giulietta e quella di Romeo nascondendo la cripta e il veleno, di già previsti nel copione. Nè l'uno ne l'altra erano buoni, ciascuno pieno di calcoli, gonfio di mire segrete; ma entrambi erano cari e commoventi mentre le loro non limpide ma ingenue ambizioni erano obliterate dalle parole di giocosa tenerezza che lui le mormorava all'orecchio, dal profumo dei capelli di lei, dalla reciproca stretta di quei loro corpi destinati a morire". (Tomasi di Lampedusa, da
"Il Gattopardo")
Mi colpì tantissimo questo pessimismo alquanto reale sull'amore e in fondo sulla vita. E' vero, siamo tutti destinati a morire, a diventare polvere, qualcuno può negarlo?
Eppure proprio per questo se l'amore arriva bisogna goderselo e viverselo fino in fondo. Anche se effimero e non eterno. Nulla è per sempre.
L'amore d'altronde ha portato avanti la vita e l'esistenza dell'essere umano. E' stata ed è tutt'ora la base per meravigliose storie scritte, cantate da tutti i più grandi poeti e scrittori della storia. Non è forse stato l'amore a scatenare la guerra di Troia? Ci vorrebbero milioni di pagine telematiche e cartacee per poterne scrivere, non basterebbero nemmeno tutte le stelle dell'universo per esprimere la luce che dona appena nasce. Gli amori tragici, impossibili, quelli non ricambiati, gli amori adulteri, quelli passeggeri, quelli sconvolgenti, quelli violenti, illusori, falsi e quelli per sempre: è un mutaforma l'amore. Una metamorfosi di sentimenti all'unisono, tutti convergono in esso e lo accrescono, lo recidono, lo immortalano. "Quando l'amore vi chiama seguitelo, sebbene le sue vie siano difficili ed erte, e quando vi avvolge con le sue ali cedetegli, anche se la lama nascosta tra le piume potrà ferirvi. Quando vi parla, credetegli, sebbene la sua voce possa frantumare i vostri sogni...Poichè mentre l'amore vi incorona, vi crocifigge. Mentre vi fa crescere, vi recide..." (Kahlil Gibran)

1 commento:

  1. le tue parole sono vere, verissime,e suscitano talmente tante e contrastanti riflessioni sulla vita e su questo diabolico ma anche meraviglioso sentimento che chiamiamo amore. Ti invidio quando dici di essere capace di vivere senza innamorarti,perchè questo in fondo significa preservarsi dal dolore che l'amore necessariamente porta con sè.Tuttavia, allo stesso tempo penso di essere fortunata perchè nonostante tutte le batoste che ho avuto non voglio anzi non riesco a liberarmi dall'illusione che nella vita si sia destinati ad incontrare qualcuno di veramente speciale che riesca a cambiarti, a sconvolgerti a tal punto da ringraziare tutti i giorni per averlo incontrato

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