EVENTI CULTURALI, TESTI CLASSICI E INEDITI, FOTO, FILMATI: UN BLOG TUTTO DA LEGGERE, VEDERE, SCOPRIRE E.. SFOGLIARE!





Indirizzo e-mail: mailto:giu.cali69@gmail.com




Cerca nel blog

sabato 4 aprile 2009

I PERCORSI DEL TEMPO

"Siamo arrivati fin qui un pò stanchi e affamati di poesia... Abbiamo piantato alberi e bandiere.. abbiamo attraversato i deserti dell'anima... Abbiamo vinto e perso con filosofia... Altre emozioni verranno te lo prometto amica mia..." S. Endrigo
Mi ritrovo pienamente in molti versi di questa canzone. Quando la ascoltai per la prima volta, arrivato a destinazione non riuscivo a scendere dall’auto perché volevo sentirla fino alla fine: in assoluto tutto il bello dell’arte! Dunque sono arrivato ai miei quarant’anni, un po’ stanco e affamato di poesia. Una fame iniziata precocemente e mai saziata. Un’altra tappa della vita che srotola i suoi misteri lungo questo anno che mi appresto ad affrontare. Se è vero come dice Seneca, che non importa quanto si vive, ma come, allora posso ritenermi soddisfatto di questi primi 40 anni. Anche se sono stati pieni di errori, e forse qualche rimpianto c’è, ma è inevitabile. Quando sei a un bivio, ti chiedi mai se stai prendendo quello giusto? E quando decidi, ti chiedi mai se avessi scelto l’altra soluzione come sarebbe andata? A me è capitato e capita spesso. Potessimo riuscire a cogliere allo stesso modo vittorie e insuccessi. Riuscire a vincere e perdere appunto con filosofia. Sulla carta è facile, ma posto di fronte agli orrori quotidiani è difficile attenersi a certe linee di pensiero. Anche se magari puoi fare tesoro di alcune massime di grandi autori del passato. Cosa ricordo dunque di questi anni passati? Tutto o nulla. Ho ricordi indelebili della mia infanzia e adolescenza; dei primi amori e dei primi libri letti. Un percorso dipanato lungo il filo della scrittura, iniziata precocemente. Già a nove anni la macchina da scrivere fissava su un foglio il mio primo racconto. “Cyborg”. A quindici anni un quadernetto racchiudeva le prime poesie. Mi innamoravo spesso, perciò i quaderni erano pieni zeppi di versi per tutte le ragazze che mi trasmettevano emozioni (da questo punto di vista, non è cambiato molto!). Tornando alle scelte che si fanno durante la vita, in taluni casi si può parlare di destino. “Esaminate le situazioni di tutti i popoli dell’universo,: esse sono determinate da una sequenza di fatti che sembrano ininfluenti ma da cui dipende tutto. Tutto è ingranaggio, puleggia, corda, molla in questa immensa macchina”. Prendo a prestito questa citazione dal Dizionario filosofico di Voltaire. Dunque tutto è come una macchina, l’ingranaggio è la parte fondamentale. Adesso sono puleggia o corda, adesso sono molto vicino alla realizzazione di un sogno. Nulla dovrebbe incepparsi, per rendere questo giorno speciale. Infatti questo giorno indica la forza, la fatica e tutto l’impegno che prendono forma nello spettacolo di stasera. Un esordio assoluto come sceneggiatore, regista e attore, ed una prima opera messa in scena proprio il giorno del mio compleanno. A breve l’emozione che adesso si percepisce lievemente, salirà in maniera esponenziale e l’adrenalina mi farà preda delle sue scariche. Il teatro e i recital, sono nuove spinte emozionali, sono l’ingranaggio e la molla che devono accompagnarmi durante questa seconda fase della mia vita. Invio un pensiero a tutte le donne che mi hanno voluto e che mi vogliono bene, a tutti gli amici, i nemici, i conoscenti e soprattutto i parenti. Un ringraziamento di cuore alla mia famiglia per la vicinanza durante i momenti più sconfortanti. A mio fratello per l’aiuto tempestivo in certe occasioni, a mia sorella per tutto il sostegno nelle varie fasi del mio reinserimento in questa città, a mio padre e alla sua forza di superare tutte le ore di ospedale passate. Dunque benvenuta a questa nuova età, ed un bacio immenso a mia madre che da lassù spero possa apprezzare lo spettacolo ed essere orgogliosa di suo figlio Giuseppe. “ Se sai sognare ma dai sogni sai non farti dominare…Se di tutto ciò che hai vinto sai fare un solo mucchio e te lo giochi, all’azzardo, un’altra volta, e se perdi, sai ricominciare senza dire una parola di sconfitta; se sai forzare cuore, nervi e tendini dritti allo scopo, ben oltre la stanchezza, a tener duro quando in te nient’altro esiste, tranne il comando della volontà…Se riesci a occupare il tempo inesorabile dando valore ad ogni istante della vita, il mondo è tuo, con tutto ciò che ha dentro, e, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo!” R. Kypling

Nessun commento:

Posta un commento