"O frenetiche notti! Se fossi accanto a te, queste notti frenetiche sarebbero la nostra estasi.."
(E. Dickinson). Quante parole hanno cantato la notte, quanti versi o canzoni o pensieri e musiche hanno lodato il suo fascino segreto. Secondo Schopenhauer ogni notte è un pò come morire ed ogni mattino è come una piccola nascita, una nuova giovinezza e poi ancora dice che la notte è un prestito che la vita chiede alla morte. E' davvero così? Quando scende la notte dunque rallentiamo la vita come rallenta il battito del cuore quando si dorme? Forse qualche volta. Ma nella maggior parte dei casi no. La notte è priva di parole, mille parole o nessuna potrebbero narrare dei suoi silenzi, del silenzio abissale e delle distanze siderali delle uniche lucciole che da lassù osano squarciare le sue tenebre. Del buio ne è intrisa la città, che mostra due facce del suo letargo fittizio.. La faccia sorniona e sonnecchiante e la faccia viva e pulsante della perdizione effimera. Calano musiche sul suo lento dormire: suoni di pianeti lontani, canti di cicale lungo l'estate di fuoco, rulli cibernetici lungo gli interminabili inverni. "Dormono le cime dei monti e le vallate intorno, i declivi e i burroni;...i mostri nel fondo cupo del mare "(Alcmane, Lirici greci). I mostri che popolano i nostri sogni, le paure e le manie.. tutto giace nel lento respiro del buio avvolgente. Si dorme, si ama, si piange e si ride: tutto svanisce. A due passi dall'infinito libriamo la mente che sulle ali della fantasia copre distanze astrali volando tra i pianeti. Tra le rime di un sogno cogliamo frammenti di felicità, assai fuggenti a dire il vero, ma come fiori astrali simboli indelebili dell'eternità. "..Irresistibile la notte...abbrividente, nera, umida e funesta.." (Baudelaire) Sul suo nero giaciglio giacciono ombre come cumuli di cielo in balìa delle galassie..La notte è' un'eterea illusione che lascia residui d'immenso sull'imponente albeggiare di una nuova vita.
"Ha pure un suo nido il mio cuore sospeso nel buio, una voce; sta pure in ascolto, la notte."
(S.Quasimodo)
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