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sabato 10 gennaio 2009
Un popolo di scrittori
Quanti di noi possiedono un diario, dei versi, o un racconto conservati in un cassetto della scrivania o della mente? Di certo siamo tantissimi. L'italiano poi è per antonomasia un poeta, la nostra è una nazione dove scrivono tutti. Certo, i libri più pubblicizzati sono quelli scritti da gente dello spettacolo perchè tutti ormai possono scrivere, è la cosa più facile. Sentivo l'altro giorno di un noto personaggio della tv che ha scritto un libro incredibile, una storia davvero originale: una persona che non ama gli animali ma che poi diventa amico di un cane, una storia mai sentita! Per carità, forse la mia è solo invidia per una visibilità che non posso avere. Una visibilità, attenzione, che riguardi perlomeno una valutazione dei testi, perchè se non io, c'è gente che scrive davvero molto bene, ma che terrà a lungo il suo libro nel cassetto. A meno che non partecipi ad un reality, o inizi ad acquisire visibilità sul piccolo schermo, allora sì che arriverà il trionfo (effimero). Di certo la sua opera potrà venire pubblicata da grosse case editrici e avere il successo che merita, ma per quali vie ci si è arrivati? L'editore è ormai un mestiere che si fa per passione... Ma di contro nascono case editrici come funghi tutte a scopo di lucro ( e che lucro!). Molte di esse fanno pagare dei contributi per la pubblicazione, contributi abbastanza salati che vanno a coprire tutte le spese. Ho assistito mesi fa alla presentazione di un testo. La casa editrice tramite una propria studiosa, presentava cinque o sei libri di nuova pubblicazione. Di questi solo un paio erano di sicuro interesse, ma venivano tutti elogiati e presentati allo stesso modo: certo, dietro pagamento di lauti compensi chiunque può avere il proprio libro presentato bene e pubblicizzato (giusto all'inizio, per esaltare l'ingenuo scrittore). E proprio per questo che tramite la mia associazione desidero dare spazio a poeti e scrittori che vogliano leggere in pubblico i propri scritti. Non ce li pubblicano? E noi li portiamo lo stesso tra la gente, declamandoli! La voce tremerà, ci si sentirà venir meno, sentiremo l'adrenalina scorrere in noi come un fiume in piena, ma se ci riusciremo, avremo lasciato un segno indelebile nel cuore della gente e varcato il confine sottilissimo tra realtà e fantasia.
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