I
A scandagliare abissi
si sollevano massi,
ma ho paura:
il buio è un'avventura.
II
"Esaudirò ogni tuo desiderio,
se mi doni la tua arte, il tuo refrigerio!"
"Come non la mia anima, ma la mia arte?"
"Sciocco, è lo stesso respiro in ogni parte!"
III
Nei tuoi occhi una marea,
sorta come petalo d'azalea,
appassisce in fretta e si dilegua,
allorquando i tuoi baci concedono tregua.
IV
Son cercatore nato
per trovare il senno ormai perduto;
non mollare, non mollare,
la vita ti saprà ricompensare.
V
Sulle tue labbra ho sorbito veleno,
sui tuoi sospiri l'arcobaleno;
ahimè d'improvviso svanivi effimera,
sferzando l'anima, alquanto logora.
VI
Anima inquieta,
al fragor dell'immane pensiero
s'è smarrita la meta,
in balia delle onde, come antico veliero.
VII
Candido e astratto,
dal cuor primamente scolpito,
fluttua il tuo viso in un ritratto,
d'anima e d'immenso rifinito.
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