Come in molle, soave stordimento
d’anime innamorate che s’incontrino
su bocche, e il forte cuore adagio palpita
ed il più scintillante occhio s’oscura,
anch’io se la tua ombra fai cadere
su me, così coperta taccio, immobile
o bellissima sfera, troppo colma.
Svelto vai d’intorno al sole
tu, il più splendido fra i mondi
verde, azzurro globo ardente
della luce più divina
fra le lampade del cielo
che hanno vita, che han splendore.
Cristallina amante tua
a te spinta da un potere
pari a bussola dell’Eden
per gli sguardi innamorati,
io, fanciulla innamorata
cui la gioia del suo amore
empie la debole mente
corro, sposa non saziata,
follemente intorno a te
riguardandoti ogni lato
delle forme... Fratello,
corro ovunque tu ti libri
ruoto e seguo per i cieli
ampi e cavi, circondata
dal tuo caldo abbraccio, che
mi protegge dalla fame
dello spazio, ogni bellezza,
maestà, forza bevendo
dal tuo senso, del tuo sguardo,
proprio come fa un’amante
o il camaleonte, che
si colora a ciò che guarda,
o la viola che col tenero
occhio fissa il cielo azzurro
per tingersi di quello che contempla.
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