Come esule ti rifuggo terra mia,
terra maledetta e meravigliosa,
terra d’amori infranti e speranze fallite,
terra arida e splendente:
lume del mondo e buio del mio cuore.
Ho inspirato la tua anima e posseduto il tuo corpo
ebbro di profumi e caldo di passione,
ho assorbito il tuo gelo e congelato i sogni;
sulle tue sponde limpide ho offuscato i miei pensieri
perdendomi continuamente al largo della tua vastità.
Lontano da te,
lontano da dove il dolce vento del tuo respiro
ha destato in me frammenti d’immenso,
lontano dal tuo canto di sirena
che ha ammaliato i miei sensi
cullandoli in un torpore lieve ma letale.
Come un dolce veleno
attraverso i tuoi baci,
ho percepito il tuo amore,
infimo e infinito,
attraverso le tue carezze
ha tremato il mio corpo.
Mi inganni terra mia,
coi tuoi tramonti splendenti
mi levi il respiro,
mentre l’eco dei tuoi lamenti
si perde nelle caverne del mio cuore.
Sui sentieri della vita proseguirò il mio cammino,
come ramingo fuggirò solitario
portandoti nel cuore,
nel corpo,
nell’anima,
portandoti sempre con me terra mia,
sempre con me;
maledetto e meraviglioso fiore,
mai sbocciato,
mai voluto,
sempre amato.
2006
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