Come da tradizione di ogni mio viaggio all'estero (gia`ìl secondo in poco tempo), lascio il segno a caldo, emozioni e parole come marchio indelebile su questo spazio e sulla mia anima. Un ritardo per problemi tecnici, ha fatto slittare la partenza di alcune ore, ma da buon ammiratore di Epicuro e dei suoi Stoici ho preso la cosa dal lato positivo, tent'e' che ho conosciuto molta gente simpatica.. Ed il tempo durante il viaggio e' passato in un attimo grazie alla vicinanza di una ragazza tanto bella quanto simpatica, finalmente una bella discussione culturale senza timore di annoiarsi a vicenda. Scrivo qui di seguito le note scritte durante le visite alle meraviglie di Gaudì, trascrivo parole che come fiume in piena hanno trascinato come detriti le mie sensazioni verso un oceano infinito.
"E cos¡', dopo lo smarrimento provato all'interno del Duomo di Monreale, ecco le lacrime e i moti di commozione davanti l'immensita' della Sagrada Familia. Oh Gaudi' che genio che sei stato. Ancora una volta sono debole, quasi indifeso davanti la potenza creativa dell'uomo, o meglio in questo caso di un uomo. Che meraviglia! La sua bellezza paga da sola lo squallore di ieri sera della Rambla. Dopo un viaggio movimentato con partenza ritardata a causa di un passero "suicida" e una piacevole conoscenza di una ragazza tanto bella quanto intelligente. Ecco dunque il momento piu' bello di questo mio viaggio. Qui in fila per salire a due passi dal cielo, per percorrere a ritroso dalle nuvole la maestosita' di questo tempio dedicato a Dio. A Lui le opere piu' grandi, le migliori espressioni delle arti, chissa' perche' poi.. Forse la parte migliore della chiesa e' proprio la bellezza artistica e lo splendore scultoreo delle strutture. dai bizantini a Gaudi', dal chiostro alle case marchiate di genialita'.. h. 11.30 circa.."
"Breve sosta. Dopo aver dedicato la giornata a gaud¡', e' stato il momento di tornare al medioevo con la bella cattedrale di questa citta'. Tanti spunti, tante idee, la storia respira attraverso ogni granello di polvere che si e' compattato in pietra, per creare meraviglie come questa e come molte altre. Si' e' bello viaggiare. Quanta ricchezza acquisti, quante emozioni stillano passando attraverso gli occhi o lungo le narici quando per le vie inali odori di un'altra nazione. Solo la maledetta stupidita' dei fumatori rovina alcuni attimi. E comunque ancora una volta perso nelle bellezze..come quella bionda in bici che non e' niente male..anzi e' molto graziosa, peccato per la macchia di quella c....o di sigaretta tra le dita.. Il Parc Guell e' stupendo, un intreccio tra natura e architettura. Quello che Gaudi' faceva spesso. In ogni opera che realizzava perche'in effetti dalla natura c'e' tanto da attingere, c'e' il semplice infinito.. o scampoli di immenso in tutte le sue forme. Scarico la stanchezza che assale il mio corpo, soavi massaggi attraverso la mente e le emozioni che scorrono forti ancora adesso. Anche se il crepuscolo e questo leggero vento mitigano queste emozioni e carezzano la mia anima, mentre su questi scalini mi godo qualche minuto di meritato riposo.." h. 18.40
Lascio dunque queste parole estemporanee,che in qualche modo hanno dipinto questa mia breve ma intensa permanenza in Spagna, come ricordo indelebile di un passo,un altro ancora nel mondo dei sogni. Mi congedo con una citazione di Seneca che secondo me e' adatta alla mia vita di questo periodo e di sempre: "Non importa quanto si vive, ma come!"
Vale
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